I contributi scientifici di Francesco Vitali e Simone Parmigiani

Il manuale di costruzione della My Little Cookstove

Ecco le istruzioni e tutto quanto c'è da sapere sulla My Little Cookstove di Francesco Vitali e Simone Parmigiani! La MLC ha portato entrambi oltre la soglia del dottorato e le loro ricerche sono consultabili online.

Una buona notizia: un altro premio per Francesco Vitali, che con la sua tesi di dottorato ha vinto il Tattarillo 2013 a Firenze, mentre Riccardo Bigoni, un altro amico di Fuoco Perfetto, ha ricevuto la Menzione Speciale del Comune di Firenze!

Alla MLC Il premio di Designer senza Frontiere!

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Importante riconoscimento ai ricercatori del CeTAmb di Brescia Francesco Vitali e Simone Parmigiani, inventori della "my little cookstove" a lolla di riso. La MLC ha vinto il primo premio di "Design PER i sud del mondo", concorso di idee per progetti sostenibili e solidali promosso da Designer Senza Frontiere.

Il prototipo è in esposizione al Fuorisalone di Milano dal 17 al 22 aprile presso il Circolo ACLI di Lambrate, via Conte Rosso 5.

Qui sotto, alcuni momenti della presentazione di martedì 18 aprile dopo la premiazione.

Con il riso si cucina riso...

Un estratto dal test di cottura della "my little cookstove" di Vitali&Parmigiani: riutilizzando gli scarti della lavorazione del riso... si cucina anche il riso!

Alcune foto dalle diverse fasi di lavorazione e studio per la MLC: Francesco Vitali e Simone Parmigiani fra Brescia e il Chad per la stufa a lolla di riso.

La brochure in italiano e inglese

Il flyer di presentazione della my little cookstove, elaborato per la fiera Progetto Fuoco di Verona.

Il progetto di Francesco Vitali e Simone Parmigiani

Francesco Vitali e Simone Parmigiani hanno appena finito il dottorato di ricerca presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Brescia, rispettivamente nel corso di “Metodologie e tecniche appropriate nella cooperazione internazionale allo sviluppo” e in quello di "Tecnologie e sistemi energetici per l'industria meccanica".

Il progetto, svolto in collaborazione tra CeTAmb (Centro di ricerca e documentazione per la gestione dell'ambiente nei paesi in via di sviluppo) e DIMI (Dipartimento di ingegneria meccanica e industriale), è volto alla realizzazione di nuovi sistemi energetici per migliorare l'accesso all'energia in paesi a risorse limitate, come il Chad. In una precedente missione, svolta nella valle del Logone, al confine tra Chad e Cameroun, si era rilevata un'abbondante disponibilità di lolla di riso, scarto agricolo che non trovava alcun altro utilizzo. La lolla di riso è una biomassa molto particolare, che ha molte difficoltà a bruciare in un
fuoco 'aperto' o ad essere compattata in bricchetti o pellet. Tuttavia, attraverso processi di gassificazione, è possibile ottenere da questa biomassa calore utile per cucinare.

Buona parte del dottorato di Vitali e Parmigiani è stato quindi dedicato allo sviluppo di una nuova tecnologia che permettesse il recupero energetico della lolla di riso.

Come funziona la MLC

Per la cottura dei cibi, circa un terzo della popolazione mondiale non ha alternative all’uso di legna o carbone. I problemi più frequentemente connessi sono il rapido esaurirsi della risorsa e la scarsa efficacia delle tecnologie utilizzate per il suo sfruttamento, spesso solo tre pietre per sorreggere la pentola sotto la quale viene acceso il fuoco. Con l’espressione ‘scarsa efficacia’ si include sia l’efficienza termica del processo, ma anche la praticità d’uso e soprattutto l’impatto sulle persone e sull’ambiente.

L’inquinamento dell’aria domestica, non essendo quasi mai presenti camini o cappe, è una delle prime cause di mortalità nei paesi in via di sviluppo e si stima che causi circa 1,5-2 milioni di decessi all’anno, mentre problematiche come la deforestazione e la desertificazione sono spesso legate a consumi di legna non sostenibili.

My little cookstove è una stufa-da-cucina che ha come scopo il recupero di biomasse alternative nei paesi a risorse limitate. Ad esempio, i gusci dei chicchi di riso, chiamati lolla, sono uno scarto agricolo molto diffuso, ma difficilmente sfruttabile con sistemi tradizionali. Il processo di combustione/gassificazione che permette lo sfruttamento energetico della lolla è ottenuto con una semplice stufa realizzata con mattoni in terra cruda. La struttura cilindrica è completata da un reattore interno per il combustibile, realizzato con rete metallica, e da un camino, il cui tiraggio permette l’evacuazione dei fumi dall’ambiente domestico, ma anche i flussi d'aria necessari ai processi di gassificazione. Affidabilità e buone prestazioni della stufa sono state ottenute con un percorso di ricerca, svolto in parte a Brescia e in parte in Chad, incentrato sullo studio dell'efficienza e delle emissioni, mentre il design è stato realizzato considerando l'appropriatezza della soluzione in termini di:

1) affidabilità, efficienza e sicurezza,
2) recupero energetico da un combustibile 'povero',
3) adattabilità alla cucina locale e agli aspetti socio-culturali,
4) disponibilità locale dei materiali e degli strumenti necessari alla realizzazione,
5) competitività del costo per l'utilizzatore.

L'attuale configurazione ha fornito ottimi dati preliminari per quanto riguarda l'efficienza e le emissioni, garantendo un minor impatto sull’ambiente e sulla salute umana. Il modello proposto consuma circa 1 kg di lolla di riso per 45-60 minuti di funzionamento ed è in grado di bollire 3 litri di acqua (senza coperchio) in meno di 30 minuti.